La guida ai vini “che conosce una per una le 1947 cantine recensite”, un viaggio nella penisola per conoscere e assaggiare; 200 collaboratori cha hanno visitato tutte le cantine recensite, hanno visitato le vigne e conosciuti tutti i produttori scoprendone le peculiarità e le competenze, hanno visto come lavorano e degustato i loro vini. Una guida edita da Slow Food Editore che racconta l’Italia del vino ma anche il mondo vitivinicolo, esalta il legame tra il vino e il territorio, premia la viticoltura sostenibile, valorizza la tradizione e la cultura locale, esalta il terroir.
Una guida che non trascura nessun momento del processo produttivo ricordandoci sempre che il vino si fa con l’uva e che questa è un prodotto della terra che racchiude in se tutti i fattori naturali che concorrono al suo ciclo di vita: suolo, acqua, luce, aria, ambiente.
Un dato che viene segnalato è sicuramente l’aumento delle cantine biologiche o in conversione. Otto anni fa, anno della prima edizione della guida targata Slow Food, era difficile trovare aziende che si avvicinassero a colture biologiche e naturali, soprattutto al Nord, mentre oggi il diserbo è praticamente assente. Un passo avanti incredibile: è del 60% l’incremento delle aziende biologiche o biodinamiche recensite in guida rispetto alla prima edizione. Una crescita determinata soprattutto della conversione delle aziende del Nord, una volta meno propense a rischiare a causa di condizioni climatiche meno vantaggiose rispetto al Sud.
Alcuni dati:
- 1947 cantine segnalate in guida (in Oltrepò son 24 le cantine presenti in guida)
- 24.000 i vini degustati
- 195 chiocciole assegnate (la chiocciola interpreta al meglio i valori organolettici, territoriali e ambientali, in sintonia con Slow Food), dal 2017 questo riconoscimento è assegnato quando non si usa diserbo chimico in vigna)
- 281 Vini Slow oltre all’ottima qualità organolettica, riescono a condensare nel bicchiere caratteri legati a territorio, storia e ambiente
- 175 sono i Grandi Vini eccellenti sotto il profilo organolettico
- 237 sono i Vini Quotidiani ovvero le migliori bottiglie a meno di 10 euro in enoteca
- 99 le realtà che garantiscono un buon rapporto tra la qualità e il prezzo per tutte le bottiglie recensite
- 100 Locali del Bere Slow
- 727 cantine che offrono lo sconto del 10% sull’acquisto dei vini presentandosi con la guida
Per l’Oltrepò Pavese questi sono i vini e le aziende che hanno ricevuto riconoscimenti
Chiocciola (la chiocciola interpreta al meglio i valori organolettici, territoriali e ambientali, in sintonia con Slow Food), dal 2017 questo riconoscimento è assegnato quando non si usa diserbo chimico in vigna; risponde anche al criterio del buon rapporto qualità/prezzo.)
- Az. Agricola F.lli Agnes
- Agricola Picchioni
- Agricola Calatroni
VINO SLOW (Vino che oltre ad avere qualità organolettica eccellente, riesce a condensare nel bicchiere caratteri legati a territorio, storia e ambiente; dal 2017 questo riconoscimento è assegnato quando non si usa diserbo chimico in vigna; risponde anche al criterio del buon rapporto qualità/prezzo.
- Barbacarlo 2015, Barbacarlo
- Cl. Pinot Nero Brut 64, Calatroni
- O.P. Pinot Nero Giorgio Odero 2014, Frecciarossa
GRANDE VINO (bottiglia eccellente sotto il profilo organolettico)
- Metodo Classico Nature, Monsupello
VINO QUOTIDIANO (bottiglia dall’eccellente rapporto qualità/prezzo con costo non superiore a € 10 in enoteca)
- P. Bonarda Frizzante 2016, Ca´ Tessitori
- P. Bonarda Frizzante La Grangia 2016, Montelio
- P. Bonarda Frizzante 900 2016, Valdamonte
- P. Bonarda Frizzante Campo del Monte 2016, Agnes
- O.P. Buttafuoco 2016, Bruno Verdi
Le cantine presenti in guida
1 | Az. Agricola Barbacarlo | Broni (PV) |
2 | Az. Agricola Alessio Brandolini | S. Damiano al Colle (PV) |
3 | Az. Percivalle | Borgo Priolo (PV) |
4 | Castello di Stefanago | Loc. Castello di Stefanago (PV) |
5 | Az. Agricola Anteo | Rocca De Giorgi (PV) |
6 | Bruno Verdi az. Agricola | Canneto Pavese (PV) |
7 | Az. Agricola Rovatti Davide | Casteggio (PV) |
8 | Cà Tessitori | Broni (PV) |
9 | Calatroni Vini | Montecalvo Versiggia (PV) |
10 | Az. Agricola Bisi | San Damiano al Colle (PV) |
11 | Az. Agricola Valdamonte | Santa Maria della Versa (PV) |
12 | Az. Agricola F.lli Agnes | Rovescala (PV) |
13 | Az. Agricola Fiamberti Giulio | Canneto Pavese (PV) |
14 | Tenuta Frecciarossa | Casteggio (PV) |
15 | Cantina I Gessi | Oliva Gessi (PV) |
16 | Tenuta Quvestra | Santa Maria Versa (PV) |
17 | Az. Agricola Monsupello | Torricella Verzate (PV) |
18 | Az. Agricola Montelio | Codevilla PV) |
19 | Az. Agricola Pietro Torti | Montecalvo Versiggia (PV) |
20 | Az. Agricola Quaquarini Francesco | Canneto Pavese (PV) |
21 | Az. Agricola Picchioni | Canneto Pavese (PV) |
22 | Tenuta Mazzolino | Corvino San Quirico (PV) |
23 | Az. Agricola Antonio Panigada | San Colombano al Lambro (LO) |
24 | Piccolo Bacco dei Quaroni | Montù Beccaria (PV) |
Alcuni progetti dell’Oltrepò Pavese inseriti nella guida
I Cru del Pinot Nero: da sottolineare l’impegno della Tenuta Conte Vistarino a servizio dell’esaltazione del Pinot Nero. L’immenso patrimonio di vigne di famiglia dedicate al grande vitigno ha permesso a Ottavia di dar vita a tra selezioni: Bertone, Tavernetto e Pernice, esempio di un progetto riuscito e che dà speranza.
Il recupero dell’Uva Mornasca: la ricerca di precise identità territoriali ha spinto la nascita del progetto di rinascita di questo antico vitigno originario di Mornico Losana. Fautori e più convinti interpreti sono Domenico Cuneo e il figlio Fabio dell’azienda Cascina Gnocco.
Verso il Consorzio di Tutela del Buttafuoco: il Buttafuoco è uno dei rossi più interessanti dell’Oltrepò Pavese e tra i più rappresentativi per l’aderenza con il suo territorio d’origine, circoscritto tra le cantine di Canneto Pavese. Un vino su cui è in corso una legittima e condivisa azione a servizio della sua massima esaltazione sul piano espressivo ed identitario che, alcuni mesi fa, ha dato il via ai primi e significativi passi attorno alla creazione di un Consorzio di tutela indipendente. Se son rose fioriranno.