Un progetto- ponte tra Slow Food Oltrepò Pavese e la Germania.

ANTICHI SENTIERI DEL NORD ITALIA

Un folto gruppo di amici tedeschi di diverse Condotte Slow Food del territorio Reno – Meno verrà a far visita ai nostri luoghi e ad alcune nostre aziende dal 10 al 13 maggio secondo un programma già definito, molto vario e metterà in risalto: la bellezza dei nostri paesaggi collinari, la ricchezza di biodiversità e la salubrità dell’ambiente, la peculiarità dei nostri prodotti locali e dei nostri Presìdi Slow Food, gli aspetti storici, artistici e culturali del territorio. Questa visita è il risultato di tre anni di contatti proficui ed eventi di successo in cui i nostri territori sono stati in qualche modo protagonisti.  Oltrepò Pavese, Alessandrino e Piacentino, Lomellina, Pavia, il nostro Appennino come punto di incontro delle quattro province. Così ci eravamo presentati: un territorio allargato e comprensivo di varie realtà, legate fra loro dalle linee degli “antichi sentieri” (Via Francigena, Via degli Abati, le Vie del sale), tanto suggestivi quanto interessanti ed attuali.

Territori legati tra loro anche da un’antica Razza Bovina, “Varzese – ottonese – tortonese”, presìdio Slow Food, che per secoli ha sfamato questi territori collinari grazie alla sua rusticità e al perfetto acclimatamento che le ha consentito per seicento anni di rappresentare il sostegno alle famiglie contadine al lavoro nei campi, al latte che produceva e al vitello che ogni anno partoriva. Una razza simile alla “Razza Limpurg”: la più antica razza bovina del Baden – Württemberg; particolarmente adatta all’allevamento brado, anche su pascoli ripidi, è perfetta per questo paesaggio misto, caratterizzato dalla zona montuosa del paese di Limpurg, dalla foresta svevo-francone e dalle rigogliose valli fluviali del Rems e della Lein. In passato, il suo sviluppo è stato favorito dal grande fermento dei commerci di questa regione: gli animali, infatti, servivano sia per il trasporto, sia per fornire carne e latte.

VarzeseLimpurg

Le due razze sono state oggetto di presentazione a Terra Madre 2016 a Torino, dove presentammo, in collaborazione con gli amici tedeschi, le carni delle due razze magistralmente preparate da Piera Spalla e accostate agli ottimi vini dell’Oltrepò Pavese.

Dopo la partecipazione alla Fiera Slow Food di Stoccarda con la Comunità del Cibo dell’Oltrepò Pavese nel 2015, con un piccolo stand, e nel 2016 con lo stand più articolato “Antichi Sentieri del Nord Italia”, contraccambiata da visite sul nostro territorio di alcuni amici tedeschi, nel giugno scorso ci fu un eccezionale evento a Wiesbaden in cui la Condotta Oltrepò Pavese era stata  l’ospite d’onore:  volontari Slow Food della nostra Condotta  insieme ai titolari di alcune aziende ed alla Chef dell’Alleanza Piera Spalla Selvatico  fecero conoscere e gustare a tanti soci di diverse Condotte tedesche alcune prodotti locali di nicchia, quali la confettura con la  zucca Berrettina di Lungavilla, quella con la cipolla di Breme, il formaggio Montebore, nonché diversi vini presenti nella Guida Slow Wine. Ci fu anche occasione di raccontare un po’ di storia locale in modo da spiegare il perché degli “Antichi sentieri”.  A conclusione dell’evento venne allestita una cena in cui furono presentati alcuni piatti tipici della nostra tradizione.  Oltre all’evento enogastronomico in sé, la serata fu un successo anche dal punto di vista dei contatti personali e delle amicizie che si vennero a creare. Fu proprio grazie al livello eccellente della giornata nel suo complesso che la Fiduciaria della Condotta di Wiesbaden decise che avrebbe organizzato una visita per venire a conoscere e visitare i nostri luoghi.

Weibaden

Il viaggio in Oltrepò è stato ampiamente pubblicizzato a partire da ottobre 2017 sui siti internet delle principali Condotte tedesche interessate, prime fra tutte quella di Wiesbaden e quella di Francoforte, l’interesse alla partecipazione è stato elevato al punto che l’organizzazione ha dovuto porre un numero massimo alle adesioni. L’interesse manifestato per il nostro territorio e i nostri prodotti è stato importante al punto che è già stato previsto un altro viaggio per il 2019.

L’obiettivo che ci proponiamo è quello di conoscere e far conoscere quelle tradizioni gastronomiche che rischiamo di perdere ma che non possiamo permetterci di perdere; con loro perderemmo per sempre quell’agricoltura collinare e quelle attività artigianali che per secoli hanno tutelato i territori e la loro biodiversità, salvaguardato il paesaggio e curato con la diligenza del buon padre di famiglia un ambiente collinare e montano indispensabile per la sopravvivenza di tutti.


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